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Location


Locale in centro città con terrazza esterna su una elegante piazza.
Posizione d'eccellenza per questo elegante locale, in centro città ideale per la prima colazione come per aperitivi serali o incontri di lavoro tra professionisti.

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Caffè del Colleoni
Piazza Matteotti, 34 24121 Bergamo (BG)


To See & To DO


To Visit


La sua facciata decorata da marmi rossi e bianchi è un capolavoro del Rinascimento italiano; i suoi interni sono un concentrato di opere d’arte di grande rilievo: la statua equestre del condottiero bergamasco Bartolomeo Colleoni, i sarcofagi intarsiati nel marmo, la delicata tomba della figlia Medea, i legni scolpiti dei banchi. Bartolomeo Colleoni, tra i più celebri capitani di ventura d’Italia e soldato valoroso, passò la sua vita a guerreggiare in giro per l’Italia, principalmente al servizio della Repubblica di Venezia.
La sua vita è legata a doppio filo con Bergamo, dove nacque e tornò all’apice del suo potere, e dove volle essere seppellito.
I bergamaschi sono quindi molto legati alla sua figura e alle tracce che ha lasciato sul territorio: dai numerosi castelli nella pianura, alla fitta rete di canalizzazione da lui voluta, fino alla bellissima cappella in cui riposa.
A proposito della cappella si narra come i canonici di Santa Maria Maggiore fossero contrari a concedergli lo spazio per la sua edificazione e il Capitano risolse la questione con la diplomazia tipica di un mercenario di 600 anni fa, ovvero mandando i suoi soldati e facendo abbattere la vecchia sagrestia della basilica. Una vecchia leggenda dice che toccare a mezzanotte il simbolo araldico posto sulla cancellata porti fortuna. Vero o no, può essere un’ottima scusa per una passeggiata nella suggestiva Città Alta notturna.


Un luogo suggestivo quello delle Mura Veneziane di Bergamo, che nel 2017 è entrato a far parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco, nel sito seriale transnazionale "Opere di difesa veneziane tra XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar occidentale".
Un'imponente costruzione architettonica risalente al XVI secolo, ben conservata non avendo subito, nei secoli, nessun evento bellico. I bastioni cingono la Città Alta da quando Bergamo era territorio della Repubblica di Venezia. Le mura si estendono per più di 6 km, con un'altezza che in alcuni punti raggiunge i 50 metri. Durante il fine settimana il perimetro interno diventa una grande isola pedonale.
Si può accedere alla Città Alta da una delle 4 porte monumentali. L’ingresso più suggestivo è quello a sud, “Porta San Giacomo”. Dalla “Porta San Lorenzo”, posta a nord, passò invece Garibaldi, quando nel 1859 annesse Bergamo al Regno di Sardegna. Città Bassa e Città Alta sono collegate anche da una Funicolare che parte da Viale Vittorio Emanuele, ai piedi delle Mura, e arriva all’inizio della “corsarola”, l’antica arteria che taglia Bergamo Alta fino a Colle Aperto.


Delle 4 Porte posizionate lungo le mura venete, che permettono l’ingresso in città alta, Porta San Giacomo è forse la più bella delle porte di accesso, uno dei luoghi più fotografati da chiunque.
Come le altre, alle 22 di ogni sera, appena il Campanone batteva cento rintocchi, veniva chiusa. Fu edificata nel 1592.
È l’unico accesso alle Mura perfettamente visibile da viale Vittorio Emanuele, una delle vie principali di Bergamo Bassa.
Unica in marmo bianco rosato della cava di Zandobbio, un paese della provincia bergamasca. Essendo cosi bianca, è utilizzata in alcune occasioni particolari per proiettare luci colorate, come ad esempio la bandiera italiana.
Inizialmente Porta San Giacomo non si trovava nella stessa posizione di dove si trova ora, ma in una posizione superiore, più o meno vicino al mercato delle scarpe, fu però infine spostate nel posto attuale. Era inoltre anche leggermente diversa, essa infatti inizialmente venne costruita con un ponte levatoio in legno, che chiudeva l’accesso in caso di pericolo, il quale però fu abbattuto a fine ‘700 per ordine del governatore veneziano Alvise Contarini.
Al suo posto venne costruita la strada in muratura che ancor oggi si può percorrere.
Ci sono atti che documentano che intorno al 1565 la vecchia Porta San Giacomo, fosse molto più stretta e più vicina al baluardo delle mura di san Giacomo, tanto da non permettere la guardia dei soldati.
Nel 1405 questa Porta fu protagonista di una battaglia tra Guelfi e Ghibellini della città tra i Visconti, Duca di Milano con i Suardi e i Malatesta, per il dominio della città.





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